Hampshire all'avanguardia nel boicottaggio di Israele


IL COLLEGE HAMPSHIRE DIVENTA IL PRIMO COLLEGE DEGLI STATI UNITI A DISINVESTIRE DALL’OCCUPAZIONE ISRAELIANA[1]

Il college Hampshire di Amherst, Massachussets, è diventato il primo college degli Stati Uniti a disinvestire dalle aziende coinvolte nell’occupazione israeliana della Palestina.

Questo passo cruciale è il diretto risultato di due anni di campagna intensiva da parte del gruppo del campus, Students for Justice in Palestine (SJP). Il gruppo ha fatto pressioni sul consiglio di amministrazione del college Hampshire affinché disinvesta da sei aziende ben precise, a causa della violazione dei diritti umani nella Palestina occupata. Oltre 800 studenti, professori, ed ex allievi hanno firmato la “dichiarazione istituzionale” del SJP che chiedeva il disinvestimento.

La proposta avanzata dal SJP è stata approvata Sabato 7 Febbraio dal consiglio di amministrazione. Nel disinvestire da queste aziende, il SJP ritiene che Hampshire abbia preso le distanze da relazioni di complicità con l’occupazione illegale e con i crimini di Israele.

I verbali del consiglio di amministrazione del college confermano che “il Presidente Hexter ha riconosciuto che è stato merito del SJP portare questa questione all’attenzione del comitato”. Questa decisione pionieristica fa seguito, nella storia di Hampshire, al fatto di essere stato il primo college del paese a disinvestire 32 anni fa dal Sudafrica dell’apartheid, una decisione presa sulla base di analoghe preoccupazioni umanitarie. Questo disinvestimento è anche stato il risultato diretto della pressione esercitata dagli studenti.

Il disinvestimento è stato sin qui approvato, tra gli altri, da Noam Chomsky, Howard Zinn, Rashid Kalidi, dalla vice-presidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, da Cynthia McKinney, dall’ex membro dell’African National Congress[2] Ronnie Kasrils, da Mustafa Barghouti, dallo storico israeliano Ilan Pappe, da John Berger, dal Premio Nobel Mairead Maguire, e da Roger Waters dei Pink Floyd.

Le sei corporation, che forniscono tutte il complesso militare israeliano con attrezzature e servizi, nella Cisgiordania Occupata e a Gaza, sono: Caterpillar, United Technologies, General Electric, ITT Corporation, Motorola e Terex. Inoltre la nostra politica impedisce ogni reinvestimento in tutte le compagnie coinvolte nell’occupazione illegale.

SJP risponde all’appello della società civile palestinese per il Boicottaggio, il Disinvestimento, e le Sanzioni (BDS) come mezzo di pressione non violenta per costringere lo stato di Israele a cessare le sue violazioni del diritto internazionale. Il SJP si è posto sulla scia di molti gruppi e istituzioni famose quali la National Association of Teachers in Further and Higher Education [Associazione degli insegnanti dell’istruzione superiore], in Inghilterra, il gruppo israeliano Gush Shalom, il Congress of South African Trade Unions [Congresso dei sindacati sudafricani], la Canadian Union of Public Employees [Unione canadese degli impiegati pubblici], e l’American Friends Service Committee[3].

Mentre esprimiamo la nostra opposizione all’occupazione illegale e alle gravi violazioni dei diritti umani contro il popolo palestinese, in quanto membri di un istituto di istruzione superiore consideriamo nostra responsabilità morale quella di esprimere la nostra solidarietà agli studenti palestinesi il cui accesso all’educazione è gravemente ostacolato dall’occupazione israeliana.

Il SJP ha dimostrato che i gruppi studenteschi possono organizzare, chiamare a raccolta e fare pressioni sulle proprie scuole affinché disinvestano dall’occupazione illegale. Il gruppo spera che questa decisione aprirà la strada ad altre istituzioni di istruzione superiore degli Stati Uniti affinché prendano misure analoghe.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://bdsmovement.net/?q=node/301
[2] Il partito di cui è stato leader Nelson Mandela
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/American_Friends_Service_Committee