Elie Wiesel non è mai stato a Birkenau né ad Auschwitz...

…Né a Monowitz né a Buchenwald!
Grazie a questo blog, finalmente è stata fatta luce sulla figura di Elie Wiesel (qui ritratto insieme al Direttore dell'Anti-Defamation League, Abraham Foxman e al Presidente dello Yad Vashem, Avner Shalev), il “più autorevole testimone vivente della Shoah”, secondo la garrula definizione del Presidente della Camera Gianfranco Fini. Due anni fa, ho pubblicato su questo personaggio un primo contributo importante, quello del professor David O’Connell: “Elie Wiesel e i cattolici”[1]. Quindi, dopo qualche giorno ho dato conto ai lettori italiani delle riflessioni della storica della letteratura Naomi Seidman[2]. Qualche settimana fa, in occasione del decennale della promulgazione in Italia del Giorno della Memoria, Wiesel è stato l’ospite d’onore di Montecitorio: ho pensato allora, in onore dell’illustre conferenziere, di pubblicare un articolo inedito di Thomas Kues[3]. A questo punto, Carlo Mattogno ha deciso di fare il punto sul personaggio in questione scrivendo un testo che non è eccessivo definire esplosivo. Lo potete trovare qui: http://ita.vho.org/056_Elie_Wiesel.htm

Buona lettura!

[1] http://andreacarancini.blogspot.com/2008/06/il-mercante-della-shoah.html
[2] http://andreacarancini.blogspot.com/2008/06/ancora-su-elie-wiesel.html
[3] http://andreacarancini.blogspot.com/2010/01/elie-wiesel-la-donnola-travestita-da.html