È giunta ieri la notizia
della condanna, a 5 anni di prigione, di John Demjanjuk
. La condanna era scontata, considerato che l’effettiva sovranità tedesca, quando si tratta di questioni olocaustiche, è persino più limitata di quella italiana.
Il dato da notare, riguardo a questa sentenza (a parte il barlume di decenza – l’unico emerso in questa invereconda farsa processuale – di liberare l’imputato) mi sembra soprattutto quello puntualizzato ieri sul sito de
il POST: