Matteo Renzi: il mercato nero della politica


Con Matteo Renzi ormai siamo al mercato nero della politica.
Intendiamoci, non è che gli altri candidati delle primarie PD siano politicamente migliori di Renzi (tutti hanno firmato l’adesione al Fiscal Compact[1]).
Renzi, però, di suo ci mette una buona dose di strafottenza.
Renzi sta alla politica come il mercato nero sta all’economia di guerra. Perché l’Italia sta in guerra. Almeno in questo, Monti ha detto la verità[2]. La guerra che le elite europee conducono in modo sempre più scoperto contro i rispettivi popoli.
Guerra che nel nostro paese, però, nei trascorsi 60 anni, ha raggiunto punte di particolare ostilità (le stragi di Stato, il terrorismo atlantico).
È la guerra politica di cui parla nei suoi scritti Vinciguerra[3], diventata visibilmente economica con l’adesione dell’Italia all’euro (con lo spread che ha sostituito le stragi, che però potrebbero sempre tornare, alla bisogna).
E, nello stivale del Belpaese ridotto come la calza della Befana che contiene solo carbone, eccoci alle primarie del centro-sinistra – da qualcuno argutamente definite “il primo show del centro-destra senza Berlusconi”.
Eccoci a Renzi. Non è che la maggioranza degli italiani non abbia capito chi è Renzi. Almeno, quelli che guardano la tele l’hanno capito sì, che Renzi è quel bidone settimanalmente irriso da Crozza.
Ma, a quanto pare, agli italiani – o almeno, a una cospicua parte di quelli che hanno votato alle primarie – sta bene così: tra l’Intelligenza e il Potere, continuano a preferire il Potere.
Certo, il PD è lo zoccolo duro del clientelismo politico, è normale che il “partito degli assessori” difenda le proprie rendite di posizione votando per il nuovo campione dell’italico gattopardismo.
Ma è comunque inquietante quella grossa fetta di utili idioti trascinati nell’operazione.
Paradossale: gli italiani, bidonati – e bidonati a sangue  – dalla Casta, come rimedio chiedono più bidoni e più Casta.
Perché, a quanto pare, si continua a pensare che forse ad essere bidonati saranno gli altri, non noi.
Si rinuncia a tutto ma non alla speranza di bidonare il prossimo.
E così ci si aggrappa a Renzi, il figlio di papà, di cui sono ricorrenti le voci di appartenenza massonica (di entrambi, sia il figlio che il papà[4], ma, al di là delle voci, la presenza politica della massoneria nella “discesa in campo” di Renzi sembra evidente[5]).
Mai mi sarei aspettato in questi anni di dover dare ragione a Marchionne. Ma Marchionne l’ha detta giusta, anche se non lo sa: Firenze è diventata davvero una “piccola e povera città”[6]. Dimenticate il Rinascimento e tutto il resto. Piccola e povera per effetto di un declino che è, evidentemente, innanzitutto intellettuale: altrimenti, la città che fu di don Milani e Giorgio La Pira non avrebbe votato un Renzi.
Piccola come l’Italia di Napolitano e di Monti.
Adesso i giornali scoprono le implicazioni affaristiche del renzismo, tirano fuori conti, cifre: non c’è iniziativa, nel “sistema Renzi”[7], che non abbia come motivazione reale il calcolo, l’interesse, il business, anche quando non sembra[8].
Come dice un proverbio inglese: NO LODGE NO BUSINESS, niente loggia (massonica), niente business.
Evidentemente, gli italiani che votano Renzi pensano  di riuscire a intercettare qualche rigagnolo di quel business, non si sa mai.
Non vogliono capire che il voto che gli daranno, se mai diventasse lui il premier, a buona parte di loro costerà caro, anche più della farina al mercato nero.



[1] Attenzione: chi vota alle primarie PD-SEL, vota per l’«Agenda Monti»: http://www.megachip.info/tematiche/beni-comuni/9235-primarie-agenda-montir.html
[2] Monti: per l’Italia percorso di guerra. Polemica sui «mali della concertazione»: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-11/monti-litalia-percorso-guerra-212325.shtml?uuid=Abbz0U6F
 
[4] Altro personaggio di spicco, indicato come Massone, è Matteo Renzi, il “rottamatore” del Pd, il quale per tutta risposta si è fatto ritrarre dai giornali con il padre, democratico e appunto, massone”, in Nei meandri della Massoneria Più di 600 i Liberi Muratori maceratesi: http://www.cronachemaceratesi.it/2012/10/20/nei-meandri-della-massoneria-piu-di-600-i-liberi-muratori-maceratesi/249369/ ; vedi anche MATTEO RENZI tra Big Bang e massoneria: ritratto di un berlusconiano doc: http://www.lavocedilucca.it/post.asp?id=23305 ; Chi è Matteo Renzi (si sapeva molto – anche se non tutto – già dal 2009) – E ora ingaggia suo padre, vecchio democristianone massone: http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2012/10/chi-%C3%A8-matteo-renzi-si-sapeva-molto-anche-se-non-tutto-gi%C3%A0-dal-2009-e-ora-ingaggia-suo-padre-vecchio-.html ;
[5] “Le truppe forziste e la compagnia variegata dei grembiulini (leggi massoneria) sono pronte a spendere i due euro, indispensabili per andarlo a votare”: http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-la-prima-figura-da-bischero-di-renzi-bill-clinton-riparte-da-firenze-senza-44666.htm
[7] Il sistema Renzi: amici, famiglia, potere. E un fascicolo sull’uso dei fondi pubblici: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/08/sistema-renzi-amici-famiglia-potere-ma-ce-fascicolo-sulluso-dei-fondi-pubblici/375926/
 
[8] “Davide Serra, il suo alter ego della finanza internazionale, proprio dal palco della kermesse, ha mostrato ancora una volta il suo lato pop, discettando di scout e solidarietà, altro che paradisi fiscali alle Cayman”, in Matteo Renzi-Fondazione di Firenze investe in CoCo bond del fondo di Davide Serra: http://www.eliolannutti.it/blog/2012/11/matteo-renzi-fondazione-di-firenze-investe-in-coco-bond-del-fondo-di-davide-serra/