Querelata in Svizzera Sylvia Stolz

Sylvia Stolz

Dalla nostra corrispondente Bocage ricevo e traduco:
Si apprende, il 17 gennaio, su un sito svizzero, che la revisionista tedesca Sylvia Stolz, che si è fatta tre anni e tre mesi di prigione per revisionismo[1], ha tenuto lo scorso novembre una conferenza a Coire, in Svizzera, e che questo stesso 17 gennaio l’avvocato bernese Daniel Kettiger ha chiesto al procuratore dei Grigioni l’apertura di un procedimento penale contro la nostra “Giovanna d’Arco tedesca” e contro Ivo Sasek, organizzatore della “Conferenza della Coalizione Anti-Censura”, per violazione della famosa legge museruola antirevisionista:
 http://www.bote.ch/vermischtes/strafanzeige-gegen-stolz-und-sasek
L’articolo precisa (un grazie al nostro fedele traduttore per il suo aiuto):
INIZIO
Nel suo atto di accusa, Kettiger si riferisce in particolare a quel passaggio dell’esposizione di Stolz in cui l’avvocato critica il fatto che L’Olocausto non è ancora mai stato provato davanti a un tribunale, cosa che sul piano della “pubblica notorietà” [del fatto “Olocausto”] non è affatto necessario. Stolz ha poi proseguito la sua esposizione in tal guisa: non vi sarebbero degli accertamenti sicuri sui luoghi del crimine, sui metodi delle carneficine, sul numero dei morti, sui periodi delle carneficine, sui criminali, sui cadaveri delle vittime o su altre tracce degli omicidi, così come sulle dichiarazioni dei testimoni, o su altri mezzi di prova. E non vi sono maggiori prove che il regime nazionalsocialista abbia avuto l’intenzione di annientare, totalmente o parzialmente, gli ebrei.
FINE
 


[1] Caso ampiamente trattato da questo blog. Per i precedenti, digitare sui motori di ricerca le parole Stolz e Carancini.