Omaggio a Hugo Chavez

Thanks to April Wilkins for this image

Ho pensato di riunire qui, in onore e in memoria di Hugo Chavez il materiale che ho trovato questa mattina su Facebook postato dai miei contatti.
 
Da Gianni Minà, questo pensiero del grande scrittore Eduardo Galeano:
 
La demonizzazione di Chávez.
Hugo Chávez è un demonio. Perché? Perché ha alfabetizzato due milioni di venezuelani che non sapevano né leggere né scrivere pur vivendo in un paese che possiede la ricchezza naturale più importante del mondo che è il petrolio. Io ho vissuto in quel paese per qualche anno e so molto bene come era. lo chiamavano “Venezuela Saudita” a causa del petrolio. C’erano due milioni di bambini che non potevano andare a scuola perchè non avevano i documenti. Poi è arrivato un governo, questo governo diabolico, demoniaco, che fa cose elementari come dire: “I bambini devono essere ammessi a scuola con o senza documenti”. era la fine del mondo: ecco una prova del fatto che Chávez è un cattivo, un cattivissimo. Visto che possiede questa ricchezza, e che grazie al fatto che a causa della guerra in Iraq il petrolio è carissimo, lui vuole approfittarne a fini di solidarietà. Vuole aiutare i paesi sudamericani, specialmente Cuba: Cuba gli manda i medici, lui paga con il petrolio. Ma anche quei medici sono stati una fonte di scandalo. Dicono che i medici venezuelani erano furiosi per la presenza di quegli intrusi che lavoravano nei quartieri poveri. Al tempo in cui io vivevo là come corrispondente di Prensa Latina, non ho mai visto un medico. Adesso invece i medici ci sono. la presenza dei medici cubani è un’altra prova del fatto che Chávez sta sulla Terra di passaggio, perché appartiene all’inferno. Per questo, quando si leggono le notizie bisogna tradurre tutto. Il demonismo ha quest’origine: per giustificare la macchina diabolica della morte.
Eduardo Galeano
(Tratto da Latinoamerica n.121)

Da Garrett Dicembre questa foto di Chavez da bambino a Barinas, in Venezuela:
 
 
Da Monica Capo questo pensiero di Gennaro Carotenuto:

Oggi che il demonio Chávez è morto, è sotto gli occhi di chiunque abbia l’onestà intellettuale di ammetterlo cosa hanno rappresentato tre lustri di chavismo: pane, tetto e diritti. Gli osservatori onesti, a partire dall’ex-presidente statunitense Jimmy Carter, che gli ha rivolto un toccante messaggio di addio[1], riconoscono in Chávez il sincero democratico e il militante che si è dedicato fino all’ultimo istante «all’impegno per il miglioramento della vita dei suoi compatrioti». No, Jimmy Carter non è… chavista. Semplicemente è intellettualmente onesto ed è andato a vedere. Tutto il resto, la demonizzazione, la calunnia sfacciata, la rappresentazione caricaturale, è solo squallida disinformazione.

Da Anna Lupa questa foto di Angelo De La Serna:
 
 
Da Lizzie Phelan questo suo pensiero:
 
A few hours ago I thought I'd be travelling to Caracas to cover a people praying for the return of el Presidente del Pueblo. Shortly after I learned I'd be covering their mourning. Comandante Hugo Chavez Frias is by far the most extraordinary President to have come to power in my lifetime and even his detractors cannot deny that he reignited a spirit of Internationalism that prior to his rise to power seemed totally dead. 14 years on, that will be hard to erase. From Syria to New Orleans to Nicaragua to Libya to Caracas his deeds have marked their history. Hasta Siempre Comandante.
Traduzione:
Poche ore fa pensavo di andare a Caracas per realizzare un servizio sul popolo che prega per il ritorno del Presidente del Pueblo. Poco dopo ho appreso che il servizio avrebbe riguardato il loro lutto. Il Comandante Hugo Chavez Frias è di gran lunga il Presidente più straordinario giunto al potere da quando sono viva e anche i suoi detrattori non possono negare che abbia ravvivato uno spirito di Internazionalismo che prima della sua ascesa al potere sembrava totalmente morto. Dopo 14 anni, tutto ciò sarà difficile da sradicare. Dalla Siria a New Orleans al Nicaragua alla Libia a Caracas i suoi atti hanno fatto storia. Hasta Siempre Comandante.
 
Da Olga Melodia questo suo pensiero:
 
Ti voglio bene, Chavez. Un grande compagno che avrei voluto come mio presidente, le sue parole, le sue azioni, sono state e saranno, la speranza che ''un altro mondo'' sarà possibile. Il Comandante Chavez è stato un punto di riferimento per gli sfruttati, gli anti-imperialisti, i comunisti di tutto il mondo. In un paese molto povero e dalla politica corrotta come il Venezuela egli emerse alla fine degli anni 90 con un programma di recupero delle risorse nazionali (il petrolio), di lotta all'imperialismo e unificazione dei paesi poveri, in primo luogo latinoamericani (bolivarismo), di lotta alla povertà e all'analfabetismo, di costruzione del socialismo per via democratica (innumerevoli sono le elezioni vinte dal 1998, contro una opposizione potente e in possesso dell’80% dei mezzi di informazione). Il chavismo è stato e sarà importante perché ha lanciato un segnale forte contro la globalizzazione capitalistica negli anni in cui era da tutti osannata, e perché ha mostrato concretamente che senza diritti economici non esistono diritti politici: le masse povere del suo paese, per la prima volta uscite dalla miseria più nera, hanno iniziato a partecipare alla vita politica, si sono mobilitate e lo hanno sostenuto per quindici anni ininterrottamente, benché contro di lui si mobilitasse il capitalismo internazionale accusandolo di ogni nefandezza. Nella lotta a Chavez hanno fatto fronte comune destra e “sinistra” moderata. A Chavez hanno guardato invece con fiducia i subalterni in lotta per la liberazione. Se non siete d'accordo provateci voi a fare tutto quello che Chavez è riuscito a fare, a migliorare le condizioni e a governare bene, con la CIA che le prova tutte (ma proprio tutte) a farvi il culo … ! OLGA
 
Da Angela Corrias questa foto:


Da Erika Heinzl questa immagine di ORTAK YASAM PORTALI:
 
 
Da Irish Friends of Palestine questa foto di The Real Afrikan Truth:
 
 
Da Maria-Cristina Serban questa foto:
 
 
Da Antonella Rustico questa foto di Team Palestina:
 
 
Da Elena Venditti questa foto di AYKIRI SANAT (pagina facebook turca):

 
Da Gianfranco La Grassa questo pensiero, provocato dal seguente articolo de Il Giornale:
http://www.ilgiornale.it/news/interni/quei-comunisti-italiani-che-rimpiangono-chavez-892929.html


Citazione: “I comunisti nostrani rimpiangono l’uomo che ha portato il suo Paese all’ultimo posto nella classifica mondiale sul diritto di proprietà individuale (secondo i dati del Cato Institute), collettivizzato le terre, requisito case e imprese e messo in fuga moltissimi imprenditori stranieri. Che ha imbavagliato la stampa e chiuso d’autorità tre televisioni e più di trenta radio. Possibile che sia questo un modello alto a cui guardare? Il socialismo del XXI secolo può prescindere dalla democrazia (vera) e dalla libertà?”
 
Risposta: "Questi anticomunisti italiani, rozzi e ignoranti (e in perfetta malafede quando dimenticano gli efferati delitti e massacri dei loro amatissimi yankees) ci ricordano che siamo nemici irriducibili. Nessun accordo mai con gente che la pensa così. E chi mi legge sa bene che non mi limito a guardare al regime di proprietà in senso formalistico. Ma quei “proprietari individuali” venezuelani, quelle Tv e radio, ecc. erano semplicemente il megafono di interessi stranieri, del totale avvilimento e subordinazione agli ordini degli avvoltoi appollaiati negli Usa e sempre pronti all’aggressione; così come lo sono giornalisti simili, e i politici e industriali e finanzieri che la pensano nello stesso modo e li pagano".


Da Rita Oddo questo pensiero di Hugo Chavez:

"Chi desidera che io muoia gli auguro lunga vita, per vedere come la rivoluzione continua, passando da battaglia in battaglia e vittoria per la vittoria".
 
Da parte mia questa foto di Chavez con Gheddafi:
 
 
 E per concludere, questa esecuzione dell’Internazionale diretta da Arturo Toscanini al Madison Square Garden di New York nel 1944 (un grazie per la segnalazione a Laura Picchetti):