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Francesco Saverio Fontana |
Letto nei giorni scorsi l’articolo
Gladio e la strage di
Odessa
in cui mi ha colpito, in modo particolare, il seguente
passaggio:
"Francesco
Saverio Fontana. Su internet si presenta come Francoise Xavier Fontaine, è
amico e sodale di Gabriele Adinolfi e Stefano delle Chiaie. È un’esponente di CasaPound
Italia che tiene i collegamenti con gli squadristi neonazisti ucraini almeno da
marzo 2014. Ha partecipato alla strage di Odessa ...".
Mia osservazione: un intrigo davvero inquietante.
Bisognerebbe però aggiungere che, a sua volta, Adinolfi è un vecchio amico e sodale di
Maurizio Murelli, che è il marito di Alessandra
Colla, che è il direttore
responsabile di Eurasia, che è la rivista in cui Alessandro Lattanzio (il
responsabile del blog che ha pubblicato l'articolo) figura come redattore.
Sbaglio, o c’è qualcosa che non torna?
Ricordo che a suo tempo Lattanzio era stato bollato come
rosso-bruno sia da Valerio Evangelisti:
I rosso-bruni: vesti
nuove per una vecchia storia
che da Claudia Cernigoi:
Strani Comunisti
Rossobruni
A queste accuse, l’interessato aveva replicato con, tra le
altre, la seguente osservazione:
“Il
Bollettino Aurora è un sito dedicato all’analisi e allo studio di questioni
legate alla Geopolitica, alla Storia, alla Tecnologia e alle Scienze Sociali in
genere. Non ha mai propagandato ideologie legate al razzismo, al colonialismo e
all’imperialismo, ‘Rosso-Bruno’ o ‘Verde-Dollaro’ che siano”.
I rossobruni: fuoco
incrociato sul pianista del bordello
D’altra parte, conosco seri pubblicisti che giurano che
Lattanzio è un comunista sincero e un compagno rigoroso e intransigente.
E allora come spiegare certi “cortocircuiti”
politico-editoriali?
Che esistano anche i rosso-bruni a loro insaputa?
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Alessandra Colla e Claudio Mutti (il primo da destra) in conferenza a Casapound |